Figure piegate, corpi in attesa, città che non accoglie ma attraversa.
Tempi duri è una sequenza di scene quotidiane sospese: fermate del tram, panchine, scale, interni anonimi, strade che non portano altrove. I personaggi — spesso soli anche quando sono insieme — sembrano trattenuti in un tempo lento, fatto di stanchezza, silenzi e piccoli gesti ripetuti.
La tavolozza calda, dominata da rossi, ocra e gialli, non consola: brucia. Trasforma la vita ordinaria in una tensione continua, dove il movimento esiste ma non libera, e l’attesa diventa condizione permanente. Oggetti comuni — un ombrello, una bicicletta, un tram — assumono il peso di simboli: non promesse di fuga, ma segni di una resistenza minima, ostinata.
Questa collezione racconta la dignità fragile di chi attraversa i giorni senza eroismi, in un mondo che chiede molto e restituisce poco. Tempi duri, appunto — vissuti, condivisi, eppure profondamente solitari.
tempi duri
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